Il Sole di Notte
..La fine risulta agli atti. È impagabile . È inevitabile. È meglio di niente. È arte. E piano piano ci da ai nervi. È arrivata a proposito. È uno spettacolo la cui bellezza ci mozza il fiato..
A non riuscire ad immaginarsi effetti enormi non sono solo coloro che li provocano.
Un capitano che non c’è .Una suora che non abita più dentro la propria vita.
Un italiano che c’è l’ha fatta: Il proprietario del lussuoso ristorante di prima classe a bordo del Titanic, così abile nel fare fortuna quanto fragile e violento dinnanzi all’abbagliante luccicho dell’amore. Lo accompagna la “sua Signora” a cui non sa dire ti amo e da cui tuttavia, non riesce a separarsi .
E poi c’è il primo ufficiale Arturo.. che porta il nome della prima stella del mattino.
Loro dal Titanic non scenderanno mai.
Loro resteranno lì. Nel buio della profondità del mare dove la luce non arriva. Qui le speranze volano violente come farfalle nella mente picchiandola.
Ed il buio diviene accecante per loro.
Se solo avessero riconosciuto il momento in cui la vita diventava un bivio, avrebbero potuto scegliere che genere di persone essere.
Ma adesso per loro l’acqua non può che bruciare .
Ed è qui che inizia il Sole di Notte.
Ramona Tripodi